INTERAZIONE SPERIMENTALE

La visualizzazione di un luogo di condivisione e conversazione, in cui tutti gli elementi sono in colloquio, riuscendo a creare, essi stessi, un dialogo.
Si tratta di una reinterpretazione dello spazio abitativo, sintetizzato e massimizzato nel valore comunicativo.
La creazione di un’arte fruibile, nell’uso vero e proprio e non solo mediante l’osservazione.
Composta da sei parti integranti: Terre in vetro, Incontri, Le Sedute, Mina, le Crude e i Comari, dove, in ogni pezzo, anche i diversi medium comunicano tra loro.
Tutto al fine di favorire un’interazione sperimentale, un processo che, qui, inizia dalla materia e mira al coinvolgimento totale dell’individuo.

TERRE IN VETRO

Parte Integrante I

Studio Terre in nuova sperimentazione.
L’approccio ad un altro medium e l’inclusione della nostra materia prima al vetro di Murano. L’obiettivo, creare un rapporto profondo tra i due, un’interazione sperimentale.

Simboli di condivisione e conversazione, i bicchieri color ambra, in vetro di Murano e polvere di terracotta, si identificano come elementi in colloquio, a loro volta in relazione e parte integrante dell’ambiente totale.

INCONTRI
Parte Integrante II

Studio Terre in nuova sperimentazione.
L’avvicinarsi ad un nuovo gesto, lento e della tradizione.
I filati inizialmente come figure singole, diventano allegoria della coesione, aggregandosi, poco a poco, in un corpo unico.
Storicamente nato dalle esigenze della cultura nomade come oggetto d’uso molteplice, di protezione per l’uomo e per le sue abitazioni, dal freddo e dall’umidità, il tappeto, diventa qui, anche immagine di condivisione e conversazione, come traccia di incontri di epoche, saperi ed esistenze.
Realizzato in lane sarde tinte naturalmente e filati di famiglia, mediante l’uso del telaio verticale , simboleggia gli intrecci e i momenti del singolo, contaminati dal collettivo.

LE SEDUTE
Parte Integrante III

D’ispirazione mediterranea, dal Ksar magrebino, le sedute realizzate interamente in terre crude, oli e cere naturali, sono metafora ed astrazione delle abitazioni collettive tipiche del Marocco, in cui venivano previsti, inoltre, spazi, o addirittura edifici interi, per la vita della comunità.
Pensate a formare una sorta di cerchio aperto e non del tutto definito, le sedute si alternano tra singole e multiple a sottolineare e favorire la conversazione e lo scambio.
Dalle forme quasi primitive e volutamente monolitiche si identificano come elementi che suggeriscono e ricordano allo spettatore la necessità ed il piacere nel fermarsi e nel dialogo.

MINA
Parte Integrante IV

La percezione dell’incontro.
La plafoniera, artefice nell’indagine visiva dell’altro, dà luce alle espressioni e ai gesti.
L’ambrato del vetro di Murano unito alla polvere di terracotta scalda e anima l’ambiente creando così un dialogo continuo e totale tra l’essere e lo spazio.

LE CRUDE
Parte Integrante V

Dalle iconiche Conserve, “Le Crude”.
Realizzate a mano in un nuovo medium, dalle molteplici proprietà benefiche per la salute dell’uomo, le Crude, si rifanno ai tipici capasoni della tradizione pugliese, utilizzati storicamente dalle famiglie contadine nella conservazione degli alimenti.
In terre crude, oli e cere naturali, è sempre il concetto di conserva che importa allo Studio Terre, il ritorno a metodi e tradizioni di tempi passati per un mestiere moderno.

I COMARI
Parte Integrante VI

Un rito racchiuso in un elemento, ripreso dal passato e rivisitato nella forma, i comari , parlano di legami e convivialità.
Coppa e grolla dell’amicizia, utilizzati per bere assieme “à la ronde”, che diventano base di studio della creazione di un elemento che vuole essere presente, in continuo ascolto e collezionare storie di vita.